Odio Novembre

É quel periodo dell’anno in cui il mondo si accanisce contro le persone.

Iniziano ad arrivare bollette pesanti, arrivano stati influenzali che poi sfociano in qualche costosissima complicazione da far valutare a qualche medico privato perché gli appuntamenti pubblici li danno solo dopo la data della tua presunta dipartita.

Novembre è  quel mese dove anche i cani si ammalano e recuperano a fatica e a te… tocca pulire.

Non bastassero i quotidiani #maiunagioia (che si alternano ad esclamazioni di altro genere e tipo), ci si mette anche la popolazione locale a girare il coltello nella piaga.

Dopo una notte passata a pulire diarree e succhi gastrici, mi appresto (travestito da zombie) a portare in passeggiata i pazienti pelosi e la prima persona che incontro per strada, mi chiede: “Lei ha una risposta su quelli che sono i guai e i mali del mondo?”

Accenno un quarto di sorriso e gentilmente replico che, avendo pulito merda fino a pochi istanti prima, non riuscirei ad intavolare una discussione filosofica sul sale della vita e detto ciò cerco di “svicolare a tutta mancina”.

Il tipo però mi guarda, ricambia il sorriso, e mi risponde che “Dio e la Bibbia sono la risposta”.

La tentazione di rispondere: “Consideri la mia preghiera o gentile passante: la prego, anzi, la scongiuro di andare a quel paese dove troverà altri membri del suo stampo” è stata grande, ma in realtà ho risposto “ok, ci penserò!” e mi sono allontanato prima che il tipo mi rivelasse importanti verità quali l’imminente fine del mondo, l’arrivo delle cavallette, un nuovo diluvio universale e amenità simili. Tanto la mia anima è già corrotta.

Ma fosse solo quello.

Questo è quel mese maledetto, dove chiunque ti incontra (e, ve lo giuro sulla Bibbia di cui sopra: li incontro tutti io), ti dice: “Oh Ciccio, manca poco a Natale. Hai fatto l’albero? Hai pensato a cosa fare a Natale? Dove andrai? Con chi andrai? E a Capodanno? Comunque se non dovessimo vederci (cosa difficile visto che abiti di fronte a casa), tanti auguri a te e famiglia!”…Sospiro!

Prima o poi risponderò: “Non ho fatto l’albero, aspetto lo faccia tu per poi venirlo a tagliare con una motosega, la stessa con la quale taglierò il tacchino che preparerai per il cenone e dopo aver sbrindellato il tacchino, segherò te e per capodanno andrò a disperdere i tuoi pezzi in giro per il pianeta festeggiando e finendo gli avanzi del tuo tacchino. Riguardo a con chi andrò credo tu lo abbia compreso: con il tuo cadavere! Comunque tranquillo: non mi vedrai per cui risparmiati gli auguri…Ciccio!”L’educazione, però, prevede che si debba sorridere e chinare il capo mentre in realtà si bofonchia tra i denti un “a soreta!”.

Io, se non si fosse capito, odio novembre. 

Novembre è il mese in cui vorrei allontanarmi da tutti, partire per un isolatissimo cucuzzolo della montagna dove, vestito da novello Dinamite Bla, sparerei a chi si avvicina per poi chiedere “chi era”, oppure vorrei partire per la Polinesia con biglietto di sola andata, perché novembre, è un mese che non dovrebbe esistere sul calendario e che dovrebbe essere sostituito che so, da una replica di settembre. Tutto chiaro?

E comunque: no, non l’ho preparato ancora l’albero e nemmeno mangiato un panettone perché sono a dieta cazzo e il controllo dal nutrizionista arriva i primi di dicembre!

Ora capite perché odio novembre?

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