La mezza mela


Mi appare, su un noto social, la pubblicità di un sito di incontri per anziani e per carità, nulla da dire: sollevare dalla solitudine o trovare una amicizia laddove la solitudine regna sovrana, probabilmente è anche cosa buona.

Ora: il fatto che il sito si rivolga soprattutto ai cinquantenni però, mi fa storcere un po’ il naso.

Primo perché, di solito, un cinquantenne non è propriamente “anziano” altrimenti passerebbe il concetto che a sessant’anni siamo tutti da gettare nell’umido e, vista la mia età,  mi dispiacerebbe essere gettato via (seppur acciaccato) come un paio di calze sdrucite.

Anche la foto proposta dalla pubblicità di quel sito, che mostra in primo piano il volto di una fanciulla che di anni ne avrà al massimo una trentina, non convince, ma ormai abbiamo sdoganato filtri, rifacimenti estetici e quant’altro.

Dunque non è nemmeno la foto di una ragazza che pubblicizza un sito di incontri per anziani a “smuovere” il mio animo, quanto i commenti di alcuni “emmedieffe” (morti di gafi, che mica si può scrivere la parola figa, o si corre rischio di incorrere nella censura Zuckemberghiana) che, appena vista la foto, si gettano in esternazioni quanto meno poco gentili, ma il livello culturale si sta abbassando e forse purtroppo, bisognerà farci il callo.

Insomma: il mio “sdegno” non è rivolto al sito, ma all’idea che cinquantenni o sessantenni, possano avere bisogno di algoritmi elettronici per trovare compagnia. 

Al di là della timidezza, un essere umano che ha superato il giro di boa, dovrebbe anche essere in grado di avvicinarsi ad una persona presentandosi con argomenti diversi da: “ué che figa!”.

Chi ha superato gli “anta” solitamente ha un eloquio sopra la media e riesce a tenere una conversazione almeno per il tempo di un pasto o di un caffè… (solo quello naturalmente, perché per il resto senza aiutini chimici, la forza di gravità viene a scemare: potremo pure avere sogni da diciottenni, ma sogni restano la realtà è ben diversa)

Inoltre, ad una certa età, si è disincantati e si hanno meno remore a far sapere ad una ragazza che ci piace: a sessant’anni, noi “anziani”, non abbiamo tempo da perdere, altro che storie.

Cavolo: noi siamo la generazione che per “limonare”, abbiamo inventato il gioco della bottiglia!

Avete capito con chi avete a che fare?

Certo ora scambiamo un orgasmo con l’infarto, ma mica si può avere tutto nella vita.

Mi chiedo dunque se davvero ci sia bisogno di una app di questo genere e se, un sito di questo tipo, sia davvero un buon “mercato” per conoscere nuove persone.

Comunque sia chiaro, per quanto aperto mentalmente, su queste cose, divento restio e anche un po’ troppo tirchio: non mi va di investire soldi nell’algoritmo di in una app di incontri.

Preferisco il buon vecchio vis a vis.

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