Spariam, spariam, spariamo…

Per carità: ci sono cacciatori che saranno anche persone per bene, rispettosi delle leggi e delle regole vigenti e magari saranno anche la maggioranza della categoria, per carità… Però ci sono cacciatori che dovrebbero sparare all’unico uccello inutile in natura… il loro.

Non paghi della loro sindrome da “minimo sindacale”, questi figuri girano e sparano a qualunque cosa si muova irrispettosi di centri abitati, strade e regole che li vogliono ad una distanza di sicurezza da luoghi abitati. 

Lo dico perché in questi giorni ne ho visti parecchi sparare a filo di strade e in vicinanza di aree di sgambo per cani. 

Ora: la caccia sarà anche uno sport, sarà utile anche a noi “carnivori per scelta del nutrizionista” e si: servirà probabilmente a “regolare” la natura… Ma una domanda, forse filosofica, mi sale alla bocca: la natura (in quanto tale e quindi “naturale”) non si “regola” da sola?

Comunque: massimo rispetto per chi caccia seguendo pedissequamente le regole, ma disprezzo infinito per chi non lo fa.

Disprezzo per quei cacciatori che costringono i loro cani a vivere in un box di un metro per un metro lasciandoli quasi senza mangiare per aumentare la “predazione” dell’animale deprivandoli di ogni capacità e competenza.

Disprezzo massimo per quei cacciatori che sparano ai cani perché inabili alla caccia.

Disprezzo massimo per quei cacciatori che abbandonano i loro cani (spesso senza microchip di riconoscibilità) o peggio, li maltrattano a tal punto, da renderli inadottabili perché terrorizzati da ogni minimo accenno di rumore, di movimento, di contatto umano.

Disprezzo per coloro che cacciano ovunque invadendo terreni di proprietà altrui in virtù di quella che chiamano “sportività”.

Ho sempre cercato di non prendere posizione e di rispettare la categoria proprio partendo dal presupposto che ci sia anche chi “caccia” con canoni di criterio e rispetto altrui, ma questo accade sempre meno.

Perché ci sono persone che godono nel vedere un animale agonizzante, un cane terrorizzato o un umano preoccupato.

L’arroganza di chi usa il fucile con leggerezza sta diventando sempre più comune e poi, tanto, le cartucce costano poco e non inquinano… ma fatemi il piacere! 

“Quando un uomo col fucile incontra un uomo disarmato, quello disarmato passa dalla parte del torto”.

I miei cani hanno paura degli spari, hanno paura dei cacciatori e provano disagio ad ogni singolo rumore gli possa ricordare un colpo o uno sparo. 

I cacciatori sono liberi di sparare perché la legge glielo consente, bene: ma chi consente a me di far passeggiare i miei cani in sicurezza o di farli sgambare sereni lontano da spari e botti? Chi tutela la libertà di un animale dall’essere terrorizzato dal fischio delle pallottole? 

E se un mio cane dovesse scappare perché un cacciatore troppo vicino alla strada o all’area di sgambo, chi tutelerà la salute del mio cane e anche la mia?  

Ve lo dico io: nessuno!

Vallo a prendere un cacciatore che scappa perché in torto in quanto troppo vicino all’abitato o perché il tuo cane si è fatto male cercando di fuggire da un area sgambo… 

E poi lui ha il fucile, io no…

Io sono solo una pistola.

(Per l’immagine:  © Warner Bros)

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