Lo sguardo di Ciquita

Passeggio per il quartiere “antica milizia” con la mia “milizia canina” (Pippo e Lamù reduci dell’esercito canino che fu) e nel tragitto spesso incontriamo altri quattro zampe. Alcuni più festosi altri meno, ma tutti belli. Ieri durante la passeggiata, abbiamo incontrato uno splendido cucciolone: un incrocio tra Labrador e segugio e sono rimasto “abbagliato” dal suo sguardo identico, in dolcezza, a quello della compianta Sua Maestà Queen Elizabeth Ciquita, Principessa di Pozza Di Fassa, Duchessa di Ravenna, Marchesa delle colline Cesenati, Eccellenza della Darsena, Contessa dei sobborghi Romani, infanta delle coccole del canile di Imola e Castel del Rio, Segugia di Lido Adriano, Baronessa de ‘sti cazzi, Highlander e fenice d’Italia”. Giuro che mi si è fermato un pezzo di cuore, ma voglio vederla come chi crede, più di me, al fatto che le cose non capitino mai per caso e che mi dice: “Ciquita trova sempre il modo di passare a trovarti  anche in fugaci incontri come questo ed era sicuramente lei nei suoi occhi, a ringraziarti e salutarti”. 

Sono molto razionale, ma per una volta mi piacerebbe poter credere a queste cose e per una volta voglio credere sia proprio così. 

Ogni cane lascia qualcosa di particolare nei nostri cuori, ogni cane è diverso dall’altro. Ogni cane regala ricordi diversi perché unici nel mostrarci affetto amore e devozione e “sua maestà” di ricordi ne ha lasciati davvero tanti che, se dovessi perdere la memoria, mi ritroverei davanti ad un grande enorme buco nero: lo stomaco di Ciquita.

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