Cazzo inchiodi!

“Cazzo inchiodi?”

Chiedendo perdono per aver utilizzato un epiteto volgare, vengo alla spiegazione.

Inchiodare è un verbo che prevede l’utilizzo di strumenti quali martello e chiodi.

“Cosa devi inchiodare?” È la domanda dell’ignaro ospite che vede qualcuno aggirarsi per casa con martello e chiodi.

Quel qualcuno può semplicemente appendere un quadro o dover fermare al muro un calendario.

L’epiteto che prevede l’utilizzo del nostro piccolo organetto di riproduzione maschile, può cambiare il significato dell’intera frase.

È risaputo infatti che “c@##o inchiodi” può essere si riferito a qualcuno che, senza un ritmo preciso, decide di smartellare in giro per casa alle cinque del mattino, ma noi non ci riferiamo ai nostri vicini, che sono rispettosi del regolamento e che alle cinque del mattino al massimo russano (il che porterebbe a pronunciare la frase “c@##o russi!” magari seguita da un “ma che te sei magnato?”). 

No. Noi valenti e caldi residenti della terra di Romagna la domanda “c@##o inchiodi?” La rivolgiamo all’automobilista cosiddetto della domenica. 

Ora non chiedetemi il sesso della persona al volante. Che importanza può avere se al volante c’era una donna o un uomo o qualcuno di fluido. 

Siete ancorati al passato e il genere non ha alcuna importanza seppur questi esseri

siano stati patentati a organo riproduttivo di cane.

Dunque: se uno frena davanti a te, il “cazzo inchiodi?” è una blanda conseguenza del tuo malumore perché non ti spieghi, vista la strada totalmente libera, il perché l’esserə umano (indipendente dal genere che, se fosse fluido, scorrerebbe tranquillo sul manto stradale, ma invece no) al volante abbia frenato così potentemente per fermarsi in mezzo alla strada senza nemmeno mettere le “quattro frecce”.

Dall’abitacolo provi a capire se il “pilota da weekend” ha un problema tecnico, ma poi capisci…

Perché il guidatorə ha tirato fuori da una borsa (o un borsello) un telefono cellulare e ora ridendo risponde  ridendo tranquillamente ignaro “no non mi disturbi affatto…” di star bloccando il traffico (cioè me) e guarda stupito la gente che gli passa a fianco urlando frasi del tipo “cazzo inchiodi?”

“Sto rispondendo al telefono non appendendo quadri”.

E niente: ha ragione lui o lei o l’altro.

Ma in fondo che importanza ha questa è solo la storia senza senso di un uomo (io) che alle cinque del mattino quando tutti russano, incontra un “imbellə”automobilista che gli inchioda senza motivo, anzi il motivo l’aveva: era al telefono, davanti a me.

Sì perché se l’automobilista ha inchiodato davanti a me per rispondere ad una telefonata, la domanda potrebbe cambiare in: “ma tu che cazzo ci facevi in giro in macchina alle cinque del mattino?” (Saranno anche fatti miei).

No amici e “amice”, la domanda giusta non è quella, bensì  “chi cavolo ti telefona alle cinque del mattino per farti frenare con tanta urgenza porcadiunapipinaimpestata!”.

Comunque non preoccupatevi per me non sono assolutamente arrabbiato.

Certo ho usato termini volgari da persona nervosa, ma è solo un attimo di sfogo, che poi passa. 

Comunque, per fortuna, porto sempre con me un rotolo di carta igienica perché giuro che per evitare l’incidente… mi sono cacato sotto.


(Foto da web)

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