25 Aprile
Tengo molto alla libertà.
Un po’ perché la parola libertà evoca gioia, ottimismo, ma soprattutto ci permette di avere pensieri e parole libere.
Io posso o non posso pensarla come altri e dichiararlo senza essere segnato, additato…
Posso scrivere, nei limiti espressi dall’educazione, quelli che sono i miei pensieri su chi mi rappresenta (anche se poi magari, invece di spiegarmi le sue posizioni, chi mi rappresenta preferisce bannarmi). Comunque la libertà è importante almeno quanto la liberazione che ci ha consentito di essere ciò che siamo oggi.
Una liberazione forse non amata o apprezzata da tutti perché le guerre sono come le partite di calcio: così agguerrite che per un idea ci si prende a botte o a fucilate.
Mi preoccupano le nuove guerre, quelle vampate di odio sociale e razziale che crescono sempre di più. Mi preoccupano coloro che fregandosene delle tue libertà, calpestano i tuoi diritti, mi preoccupano i nuovi fascisti e anche un po’ i nuovi antifascisti. Ho sempre pensato che la politica, le idee, debbano essere trasmesse a toni bassi e non urlandosi contro. Mi preoccupano i giornali che, invece che fare informazione, prendono posizione inneggiando a questo o quel movimento. Mi preoccupa la deriva militarista, anti accoglienza e l’odio verso dei poveracci che fuggono da paesi poverissimi, pieni di guerre e di “nulla”, dimenticando che pochi anni fa, quei poveracci eravamo noi.
Oggi è il giorno giusto: liberiamoci dell’odio, dell’astio, della rabbia. Concediamoci di vivere come in realtà siamo: liberi di pensare, di fare l’amore, di poter godere della libertà e della bellezza della natura. Lasciamoci invadere dalla libertà, ma senza mai dimenticare l’orrore delle guerre perché i morti non hanno certo la libertà di poter dissentire.
Riportiamo la pace, nel mondo, ma soprattutto nei nostri cuori e facciamolo al di là di quelle certezze e convinzioni che vi hanno fatto credere. Oggi si festeggia la libertà di tutti. Di vinti e sconfitti…
Viva la pace, viva la libertà
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