Il telefono in bachelite
I miei nonni (sia quelli paterni che materni) avevano il telefono.
E sti cazzi?
Beh prima di commentare fatemi continuare no?
Per carità a quei tempi l’invenzione del telefono era già entrata in voga e si era già intuito il potere utile di quell’aggeggio.
Pochi però lo possedevano e di quei pochi, quasi nessuno teneva il ricevitore in camera da letto o in cucina.
Altrettanto rare erano le “derivazioni” che avevano un costo importante sulla bolletta. Fate conto che ogni presa e ogni terminale avevano un costo di noleggio abbastanza alto.
Siccome le famiglie ai tempi erano numerose, il telefono veniva posizionato nel posto più accessibile a tutti: ovvero il corridoio.
Lunghi corridoi pavimentati con graniglia e marmo e lucidati a suon di lucidatrice e cera per pavimenti… altro che piste ghiacciate.
Il telefono nel corridoio, era utile a noi ragazzi perché si poteva “pattinare” sul pavimento e fare a gara a chi era più veloce a rispondere. In più, non c’era quella smania di reperibilità che oggi ci attanaglia l’animo e quindi non si rispondeva mai al primo o al secondo squillo perché, se era cosa importante, avrebbero comunque richiamato.
“Lasciatelo suonare: se hanno bisogno davvero richiameranno” era il monito della nonna.
Il telefono però non era solo utile al fisico e alle “pattinate” di noi ragazzi, ma era anche il viatico di scherzi infami fatti ad abbonati presi a caso: “pronto casa Fittipaldi? C’è Emerson?”… era uno degli scherzi più riusciti.
Oggi mi fa strano pensare a quel vecchio aggeggio in bachelite appeso su un muro o appoggiato su una mensola con vicino una rubrica, le pagine gialle e l’elenco telefonico.
Oggi il telefono lo portiamo quasi incorporato, rispondiamo istantaneamente e ad ogni ora del giorno e della notte, nessuno di noi pattina più nel corridoio per andare a rispondere e nemmeno qualcuno osa più scherzare perché c’è la privacy e i numeri sono rilevabili dai display. La chiamano tecnologia, ma volete mettere il fascino di quelle scivolate e degli immancabili lividi da caduta?
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