Nuovi supereroi, nuovi lavori e tanta sfiga...

Viviamo tempi in cui, inventarsi un nuovo mestiere è importante ed essere creativi, equivale ad essere dei veri nuovi supereroi.

A questo proposito: so che vi aspettate che ora vi parli, in modo assai vasto e variegato, di “Fleximan” l’uomo che di notte abbatte gli autovelox e invece no. 

Di “Fleximan” parlano tutti e io invece voglio parlarvi di un altro personaggio. Un buono? Un cattivo? Abbiate la pazienza di seguirmi e forse ve ne farete (ce ne faremo) una ragione.

Vi parlerò dunque di un altro eroe dotato di un grande potere che, grazie alle sue facoltà speciali, si è creato un nuovo lavoro dal nulla (e senza l’ausilio di un flessibile a batteria).

Sto parlando dell’uomo che spaventa i piccioni.

A questo signore, di una certa età, danno fastidio i piccioni che svernano nel cortile della sua abitazione e io lo comprendo, perché si sa, il guano di piccione macchia tutto in modo indelebile e molti di quei volatili, almeno in passato, hanno portato malattie. 

Stiano però sereni gli animalisti perché, lo “spaventapiccioni”, non ha alcun interesse a far loro del male: apre e muove solo le braccia urlando “via! via!”, tutto qui.

La scena, tutto sommato è anche divertente perché i piccioni se ne fottono abbastanza delle grida di quell’uomo, o meglio, lo accontentano spiccando il volo e poi, virando, tornano esattamente allo stesso posto di prima.

“Via! via!”

La scena si ripete ad libitum e ci si incanta a vedere la costanza della volontà umana, ma anche del volatile.

“Via! Via!” 

Di nuovo quel rapido volo e quella decisa virata che riporta l’uccello verso il cortile.

E così ancora e ancora. 

Indubbiamente si resta ipnotizzati dalla sequenza dei gesti. Come in una sinfonia perfetta: il direttore d’orchestra da l’attacco e tutti obbediscono a quel gesto in perfetta sincronia.

E io resto lì a guardare quella danza così sgraziata fin quando un “Via! Via!” più energico non allontana un piccione per qualche metro di troppo: ed ecco la virata più lunga, ma decisa come se lo “spaventapiccioni” avesse esagerato nel suo comando.

Osservo il cielo per capire le intenzioni del volatile, anche perché Alfred Hitchcock,  ci insegna che a volte anche gli uccelli possono diventare pericolosi ed infatti: “Spataciak” il volatile caga con convinzione sul mio cranio pelato centrando l’obiettivo come se, nel suo intestino, il “benedetto” volatile, avesse pronta una “bomba intelligente” e non una “cacca urgente” 

Cerco qualcosa per ripulire il cranio e mi giro verso l’uomo che spaventava i piccioni per vedere la sua reazione: scomparso.

Lo spaventapiccioni non c’è più.

E sono pure spariti tutti i piccioni dal cortile. 

Riprendo il mio cammino convinto che il mondo sia sempre meno poetico e che si stiano vivendo veri e propri momenti di m…

Commenti

Post più popolari