Addobbo per chi non può

Mi guardo attorno ed è tutto un florilegio di alberi di Natale illuminati a giorno, di presepi la cui luce brilla come quella di un aurora boreale. Vedo solerti  babbi Natale che si arrampicano sui balconi (ma un tempo non atterravano con la slitta sul tetto o il comune ha messo le strisce blu anche lassù? Comunque se vedete qualcuno, anche vestito di rosso che si arrampica come fosse l’uomo ragno, io per sicurezza la polizia la chiamerei).

E poi, proiezioni murali con renne che si inseguono festanti e addirittura addobbi musicali che riproducono le classiche melodie festive… (Last Christmas in primis)

“Festeggeremo meno quando arriverà la bolletta dell’enel, ma rinunciare allo spirito natalizio è proprio più forte di… voi” pensa la mia cattivissima parte di me e uso il “voi”, perché io di spirito natalizio, ne ho davvero così poco da non trovarne traccia nemmeno nelle analisi del sangue (li magari troverete tracce di pandoro, ma di Natale no).

Per me Natale ha senso per i bambini e per chi ha fede, ma l’idea di addobbare casa per un lasso di tempo relativamente breve mi fa venire i brividi.

Ora immaginate casa mia come se fosse il camper più piccolo del mondo, aggiungete due cani e un “facocero” di peso ancora massiccio, comprenderete che tenere in piedi un albero e un presepe in una casa microscopica significa far rotolare le palle (natalizie) dell’albero a terra ogni tre per due: io sono un elefante in una cristalleria e casa mia, per descriverla, è molto più piccola del camper di Barbie (che possedeva un camper grande almeno il doppio del mio appartamento).

Mi sono sempre chiesto: ma che cavolo di mestiere fa Barbie per guadagnare così tanto…

Comunque, decidere di non addobbare, sarebbe la scelta più saggia per un orso della mia fattezza, così come decidere di non ascoltare nessun tipo di musica natalizia perché la protezione dei padiglioni auricolari, sotto le feste, deve essere maggiore di quella del pericolo di ascoltare regaetton estivi.

Eppure, pur essendo un ”grinch” che odia adeguarsi all’ addobbamento di massa, qualcosa mi spinge verso l’addobbo.

Forse perché con gli anni (come vedrete dalla foto allegata), assomiglio sempre più a babbo natale, tanto che, pensandoci, quasi quasi potrei affittare la mia immagine a prezzi modici (prezzi modici perché in fondo poche volte si è visto un babbo natale con spiccato accento romagnolo).

Alla fine, ammetto che un po’ invidio chi è riuscito a mantenere quel pizzico di spirito natalizio e ammetto altresì che io stesso vorrei averne di più.

Soprattutto quando penso a chi passerà il Natale sotto le bombe o a coloro che non potranno festeggiare affatto per “millemila”ragioni diverse…

E qui il mio cuore si infrange, perché bombe o non bombe, questioni di fede o meno, tutti i bambini dovrebbero festeggiare.

E allora Natale sia: Anche a casa mia, magari senza canzoncine, magari con il mio ignobile albero della famiglia Addams recuperato dal mare e con le mie piccole e invisibili lucine: userò la mia libertà di addobbo per coloro che  non lo possono fare e questo, forse, mi farà sentire meno “Grinch”.

Buon inizio di feste a tutti.

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