Letterina a Babbo Natale

Caro babbo Natale,

So che, l’anno scorso, te la sei presa e hai cestinato la mia lettera solo perché ho detto che non esisti, ma questo non fa di me una persona cattiva.

Per anni ti ho chiesto la pista delle automobiline e mi hai portato trenini, ma già sapevi che non avevo velleità di gestire reti ferroviarie e sono certo che hai confuso la mia lettera con quella di un certo ministro dei trasporti che, di trenini a quanto pare, ne sa poco o nulla, ma non mi soffermerei solo su questo aspetto.

Nel corso degli anni, le mie richieste si sono modificate dal “voglio una donna” nell’età dello sviluppo ormonale (urlato in puro stile “Amarcord”), fino alla pace nel mondo. 

Inutile dire che il primo desiderio  non è stato esaudito e nella vita ho dovuto “arrangiarmi” parecchio, ma soprattutto, invece della tanto agognata pace duratura, hai consegnato al mondo due guerre importanti in più.

Quindi, ammesso tu esista: o non capisci la mia scrittura e la mia lingua, o per questioni di età, proprio non capisci e questo mi spiacerebbe molto.

Comunque non mi spiego come mai, a fronte di richieste diverse, lo scorso anno tu mi abbia portato un profumo da donna e una crema anti cellulite profumata alla mandorla.

Ti faceva così schifo il dopobarba che avevo chiesto?

Dico: ma ci sei o lo fai?

No perché a fronte di un sondaggio, é scientificamente provato che invii regali “ad organum reproductivum canis” tanto da alimentare un florido mercato nero di regali riciclati.

Quindi, quest’anno, facciamo che mi mandi direttamente la Befana, che avrà pure le calze tutte rotte, ma che mi pare molto più simpatica di te.

Nell’occasione colgo al volo la possibilità di mandare un saluto alle tue renne e agli elfi che sono al tuo servizio (ps: per verificare le condizioni di lavoro di quei poveretti, ho fatto richiesta alla finanza di fare un controllo anche perché confesso che non mi è chiara una cosa: dove trovi i fondi per tutti quei regali?).

Ti porgo, nell’occasione delle festività cordiali saluti.

Tuo

Daniele Tarlazzi